Ca’ Granda

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La storica Ca’ Granda, Grande Casa dei Milanesi ed attuale sede dell’Università Statale, è stato per secoli il luogo dove la città ha prestato assistenza, aiuto e soccorso a malati, poveri, indigenti ed orfani.
Un’opera caritatevole e di assistenza sociale, dedicata alla Santissima Annunziata, posta nel cuore del capoluogo lombardo, come segno per tutti di quell’attenzione ai bisogni primari dell’uomo che mai deve venire meno.

La pia istituzione fu costruita per volere di Francesco Sforza, valoroso capitano di ventura e primo duca della dinastia degli Sforza, destinato a lasciare in città segni indelebili di sé e della propria famiglia. Giunto al potere nel 1450, fece porre la prima pietra dell’edificio il 12 aprile 1456, volendo dimostrare al popolo la sua benevolenza ed assicurandosi così il favore dei suoi sudditi.

La nuova costruzione fu innalzata anche grazie a lasciti e donazioni, ma soprattutto grazie al contributo popolare raccolto in occasione di uno speciale giubileo, detto Festa del Perdono. Celebrato ad anni alterni il 25 marzo, festa dell’Annunciazione, questo speciale giubileo concedeva ampie indulgenze a coloro che lasciavano offerte all’ospedale.

Il cantiere venne inizialmente affidato ad Antonio Averlino detto il Filarete, il quale portò dalla Toscana i principi e le forme del nuovo corso rinascimentale dell’arte. L’architetto diede poi avvio anche ad un’altra grande costruzione: il Castello Sforzesco.

Al Filarete subentrarono poi i maestri della tradizione milanese, Guiniforte Solari e Giovanni Antonio Amadeo. Nel XVI secolo il nuovo gusto barocco venne introdotto da Francesco Mangone e Francesco Maria Richino, a cui si deve il magniloquente Cortile Centrale. Il definitivo completamento della struttura avvenne tra il 1797 e il 1804.

L’Ospedale Maggiore fece uso di una pianta che aveva nella croce il suo maggior significato simbolico: il dolore della città trovava accoglienza tra le braccia della croce redentiva di Cristo. È questo il significato delle lunghe sale dove erano posti i letti dei degenti, chiamate poi crociere.

Bellissimi i quattro cortili, divisi dalla Grande Crociera, e detti della Legnaia, della Farmacia, della Ghiacciaia, e dei Bagni.

Sorprendente anche il raffinato sistema decorativo in cotto, che abbellisce le pareti interne, ma soprattutto le facciate esterne, e che dava alla sofferenza degli ammalati e dei poveri una cornice di bellezza, tesa a infondere speranza e dignità.

Il tour può continuare con la visita alla Basilica dei SS. Nazaro e Apostoli, una delle chiese fondate dal vescovo Ambrogio nel IV secolo e la prima ad essere costruita in Occidente con pianta a croce latina, che potrebbe avere suggerito la forma a crociera della Ca’ Granda.


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