A LEZIONE DI ESTETICA: LA LIRICA DELL’ARMONIA.
Guardare Raffaello, Piero della Francesca, Andrea Mantegna, Giovanni Bellini richiede contemplazione e raccoglimento. Di fronte ai giganti dell’arte, le parole sembrano incapaci di esplicitare al meglio l’emozione generata dalla contemplazione estetica.
Allora la vera domanda è: cosa vuol dire fare un’esperienza estetica? Dietro la vera grande arte, c’è sempre un pensiero alto. L’arte non è mai scissa dal modo di pensare tipico del tempo in cui questa nasce. Ne è commento, esplicitazione materica, o argomento controcorrente rispetto al pensiero dominante.
Dunque perché pensiamo che l’arte, soprattutto del Rinascimento, sia un’arte perfetta? Questo ha una giustificazione nei simboli che contiene? Nelle strutture costruttive? Nell’ humus culturale che la produce?
Proveremo ad argomentare queste domande con la nostra guida-filosofa per far sì che l’arte diventi nutrimento per la nostra “cittadella interiore”, stimolo sensoriale che inebriando cuori e menti, rinforzi quel custode interno che è il senso di meraviglia.
Cercheremo di cogliere ciò che è nascosto alla sguardo, ma in bella vista. Storie, intrighi, misteri e simboli dentro l’arte più colta dell’Europa quattro-cinquecentesca.